Yuri Meneghetti

Mi chiamo Yuri Meneghetti e sono il titolare di una piccola attività nata nel 1999 che all’epoca, come ancora oggi, si occupa di fornire grafica e fotografia per la ristorazione. Nel 2005 ho acquistato i macchinari necessari alla stampa e alla finitura del materiale progettato.

Per gli stessi clienti ho da  sempre progettato materiale pubblicitario come cartelli e insegne e nel 2008, con la costruzione della nuova sede, ho avviato la produzione di stampati su grande formato. Evoluzione naturale a completamento dei servizi della mia attività è stata nel 2013 intraprendere la strada della riqualificazione degli interni, ho così iniziato un percorso di formazione presso la Wrapedecor School che mi ha fatto conoscere una moltitudine di nuove opportunità di lavoro, ma soprattutto un nuovo modo di lavorare.

Cosa è per te un applicatore?

A questo proposito c’è da fare una distinzione tra applicatore e riqualificatore di spazi interni, in quanto sono convinto che per affrontare un progetto di riqualificazione sia necessario possedere molteplici competenze che a volte puoi trovare solo in un gruppo di lavoro affiatato.
Per questo motivo quando realizzo un progetto coordino una squadra di artigiani per poter garantire al cliente i migliori risultati.

Operi da solo e quindi ti occupi di tutto il processo produttivo o hai una squadra che ti affianca?

Ho due collaboratrici che mi aiutano ogni giorno: la prima Rosella si occupa di gestire la contabilità gli ordini e segue le lavorazioni che vengono eseguite nel nostro laboratorio. La seconda, Elisa, è un architetto che progetta tutto il materiale pubblicitario che forniamo e si occupa inoltre della progettazione degli spazi interni da riqualificare.

Se lavori in squadra, pensi sia importante collaborare con altri professionisti?

Come già ho precedentemente detto la collaborazione è fondamentale per garantire al cliente il migliore dei risultati nel minor tempo possibile.

Con quale tipologia di applicazione ti senti più a tuo agio?

Sicuramente con l’applicazione dei laminati vinilici 3M Dinoc, anche se ultimamente ho potuto apprezzare le potenzialità delle pellicole solari 3M.

Per il tuo lavoro hai necessità di tenerti aggiornato o la tua scuola è la strada?

Un costante aggiornamento è vitale per la crescita professionale di un artigiano, sia per venire a conoscenza di nuove tecnologie come di nuovi prodotti.

Come e dove hai imparato ad applicare?

Ho imparato ad applicare seguendo i corsi proposti dalla Wrapedecor School.

Hai particolari modelli di persone o aziende che ispirano il tuo lavoro?

Come tutti ho pregi e difetti, ho sempre cercato di cogliere il meglio da ogni persona e azienda con cui sono venuto in contatto.

Come hai conosciuto i prodotti 3M relativi alla decorazione?

Seguendo i corsi della Wrapedecor School.

Ritieni la 3M una marca affidabile? Perché?

Certamente! L’azienda è affidabile, non solo perché può vantare una storia che parla da sola, ma perché assicura risultati di ottima qualità e stabili nel tempo e soprattutto mantiene e garantisce quello che promette.
Le garanzie tecniche 3M sono il motivo principale per cui lavoro con questi prodotti. Sinceramente non conosco le caratteristiche degli altri marchi, però l’innovazione e la continua ricerca di soluzioni tecniche migliori di parte di 3M è un valido motivo per rimanere fedele a questo marchio.

Secondo te, quale può essere il limite dell’interior decoration e del wrapping in generale?

Il limite nell’utilizzo di laminati vinilici nell’interior design è legato alle prestazioni che le pellicole utilizzate possono garantire e alla capacità dell’applicatore nel consegnare un lavoro fatto a regola d’arte. Un altro limite è, dal punto di vista degli architetti tradizionali la diversità del prodotto rispetto a certi materiali.

Chi è per te Lapo Elkann?

Non si può definire Lapo con una sola parola ma sicuramente è uno sperimentatore, quel tipo di persona che non ha paura di sbagliare, quel tipo di persona che in ogni caso ci mette la faccia, quel tipo di persona che mi piace.

Qual’è il tuo strumento di lavoro preferito?

Amo tutto del mio lavoro: tutti gli strumenti che utilizzo sono complementari ad altri, non me la sento di sminuire la spatola per elogiare il taglierino, qualcuno si potrebbe offendere.

Hai consigli da dare a chi vuole affiancarsi a questo mondo?

Di non improvvisarsi, le basi apprese durante i corsi sono fondamentali ma non bastano.

Hai un lavoro in particolare che ti è rimasto nel cuore e del quale sei veramente orgoglioso?

Il lavoro a cui sono più affezionato è la riqualificazione della Gelateria Corallo a Tutzing (Germania) sia perché è stato uno tra i primi progetti completi che ho affrontato, sia per la soddisfazione che ha espresso il cliente.

Ha inoltre innescato una catena di richieste da Germania, Svizzera Austria e Italia che abbiamo successivamente soddisfatto confermandomi che i risultati che si possono ottenere con le nuove tecnologie.

Qui potete vedere un assaggio:

Per concludere una domanda che vuole una risposta senza pensarci troppo.

Un cliente ti chiede di decorargli una porta. Cosa gli proponi?

Dipende da troppi fattori: volendo accontentare un po’ tutti, al cliente ottimista proporrei il bianco, al pessimista il nero.

Grazie a Yuri Meneghetti .